Tastierista di formazione classica ma dagli esiti eclettici, la carriera discografica di Jacopo Raffaele inizia nel 2014 con l’album di musica rinascimentale Il bacio alla barese. Da allora gira l’Europa al seguito di ensemble prestigiosi come Cappella Mediterranea e Geneva Camerata, e nel 2020 dà l’avvio al suo progetto cantautorale con lo pseudonimo il Baskerville.
La sua musica, che si nutre anche delle influenze classiche e barocche del suo quotidiano, suona come una miscela di elettropop contemporaneo e rock degli anni ‘70. I testi – in gran parte opera del vecchio amico Paolo Bellomo, traduttore e romanziere – attingono a piene mani dalla letteratura del ‘900, da gioie e dolori della vita d’artista, giochi di parole e altre amenità.
Anche se le canzoni di Cornetti caldi anche di notte sono state concepite al piano o alla chitarra, oggi il Baskerville si considera soprattutto un “cantautore al clavicembalo” e la sua missione è invadere il paesaggio sonoro del pop con questo strumento proveniente da un’altra epoca o forse da un altro pianeta. Non a caso le sue esibizioni più riuscite sono quelle della serie Maison de Musique in duo con la violinista Naomi Burrell, in cui alterna con disinvoltura voce, clavicembalo e piano in un repertorio ostinatamente privo di confini di genere.